Colpo d’oro alla Chimet. L’azienda di Badia al Pino (AR) è specializzata nel recupero di metalli preziosi e un carico d’oro appena ricavato da scarti di lavorazione è stato sottratto durante un lungo viaggio verso il Belgio. E dire che il tragitto è stato interamente monitorato da telecamere.
Il recupero di metalli preziosi è una pratica in cui la Chimet è leader. L’azienda riceve scarti di lavorazione da molte aziende orafe, da questi scarti – attraverso processi pirometallurgici, idrometallurgici ed elettrometallurgici – ricava materie prime preziose (oro, ma anche argento, platino, palladio) di nuovo pure.
La sparizione risale a una decina di giorni fa, un carico d’oro - una decina di chili - trasportato tramite furgone era partito dall’Aretino con destinazione Bruxelles. Prima tappa Valenza, nell'Alessandrino, poi l'imbarco a Malpensa, quindi l'arrivo in aereo in Belgio. Ma a destinazione l’oro è sparito nel nulla, durante il tragitto, al suo posto, erano stati messi dei pesi da palestra. La Chimet sarà comunque risarcita dall'assicurazione. Il bottino ammonta a circa mezzo milione di euro.
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